Angolo attrezzature e utensili originali provenienti dalla bottega dell’artigiano GUIDO FIANI (Guiducc, nato nel 1905), dove insieme a suo figlio NINO FIANI, aveva realizzato coltelli di vario tipo, tra cui anche coltelli a scatto di pregevole fattura. Tra i resti della sua bottega sono state ritrovate le matrici e oggetti utilizzati per costruire coltelli a scatto. In lui era innata l’arte del meccanico che gli aveva trasmesso il padre GIOVANNI FIANI (morto nel 1915), anche lui meccanico e coltellinaio.
“GUIDUCCIO” lavorò per un certo tempo come meccanico per una ditta a Campobasso, ma poi tornò a Frosolone nella sua bottega in via Alessandro Manzoni e, contemporaneamente al suo lavoro da coltellinaio, lavorava come meccanico allo “stabilimento”.
Suo figlio Nino aveva la passione per la radio e le trasmissioni via etere e così studiò la materia attraverso un corso di elettronica per corrispondenza con la “SCUOLA RADIOTECNICA di Vignola - Torino”. Essendo questa la sua passione, poco voleva fare per i coltelli. Costruiva radio e antenne di cui un esemplare lo vediamo in mostra in questo angolo del museo a testimonianza della sua capacità creativa.
Le figlie Maria e Franca si trasferirono a Roma e dopo poco tempo furono raggiunte dal fratello Nino. Nino morì in giovane età nel 1991.
In questo angolo del museo sono in mostra parte delle attrezzature e attrezzi (parte dello “stigl”), dedicato alla testimonianza della bottega dell’illustre artigiano GUIDUCCIO, riporta i calendari del 1951, sopra i calendari di tanti anni precedenti che, come era solito fare allora, non si buttavano. Il piccolo calendario del 1971 fu trovato appeso e rimasto aperto al mese di maggio, esattamente l’anno e il mese in cui GUIDO FIANI morì (18/05/1971).
Tutti gli attrezzi e utensili appesi, con tutte le altre cose, riproducono, con pezzi autentici, come era sistemata allora la bottega, così come tutte le botteghe dell’epoca.